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Rigenerabili: le varie tipologie di tank

Rigenerabili: le varie tipologie di tank

Esistono tre tipi di #atomizzatori o tank ricostruibili: l’RTA (Rebuildable Tank Atomizers), poi l’RDA (Rebuildable Dripping Atomizers) ed infine l’RDTA (Rebuildable Dripping Tank Atomizer). A questi possiamo aggiungere i tank Sub ohm.

Tutti i modelli usano bobine generate con filo resistivo ed uno stoppino fatto in genere di puro cotone.

Oggi esistono bobine di nuova generazione, fabbricate in vari materiali, che hanno una superficie molto più ampia, quindi si riscaldano più rapidamente ed in modo più uniforme, migliorando notevolmente la produzione di vapore ed il sapore, oltre a garantire una maggiore durata. Stiamo parlando delle resistenza a rete o mesh e dei nuovissimi riscaldatori, sempre più facili da rigenerare e da pulire.

I materiali più comuni delle bobine sono: Kanthal (FeCrAl), Titanio (Ti Gr1), Nichel (Ni200) e acciaio inossidabile (SS). I fili in Kanthal possono essere utilizzati a potenze variabili (VW) grazie alla stabilità della loro resistenza al calore. Titanio e Nichel sono indicati in modalità controllo della temperatura (TC) per via della loro resistenza variabile alle temperature. L'acciaio inossidabile può essere utilizzato in entrambe le modalità (VW o TC) poiché ha variazioni minime di resistenza al calore.

 

Cos'è un RTA?

Gli RTA sono molto simili ai tank sub ohm con deck RBA e serbatoio, ma non montano bobine prefabbricate. Hanno innumerevoli opzioni rispetto a: ponti di costruzione, configurazioni della bobina e capacità del serbatoio (2-10ml) che, in questo caso, si trova sopra il ponte di costruzione.

L’alimentazione del serbatoio avviene attraverso un foro nel piatto, sotto il ponte, che consente la risalita del liquido tramite uno stoppino di cotone.

Generalmente l'aria entra dal basso o vicino alle bobine e sale attraverso il camino fino al drip. In altri casi il flusso d’aria è laterale e, nei modelli più recenti può essere anche superiore.

Gli RTA offrono vantaggi impareggiabili rispetto agli altri atomizzatori rigenerabili. Il primo è il serbatoio e la sua capacità, perchè consente di eliminare il costante rabbocco di liquido.

Il secondo è l’eliminazione delle perdite che caratterizzano gli RDA, quando questi non sono tenuti in posizione verticale.

Infine il vantaggio della  libertà di fabbricare a piacere le proprie bobine, con un considerevole risparmio (fili, reti e cotone costano molto meno di una coil prefabbricata).

Quanto ai tank Sub ohm è bene precisare che si tratta di atomizzatori a bassa resistenza (inferiori ad 1,0 ohm) che offrono la possibilità di scegliere tra resistenze monouso prefabbricate e resistenze da costruire a proprio piacimento mediante un apposito ponte RBA. Questi tank hanno riscosso gradissimo successo tra i vapers che desiderano un'esperienza di vaping più intensa, solitamente a potenze elevate, con grande autonomia e facilità d’utilizzo.

 

Cos'è un RDA?

Un RDA non ha serbatoio per contenere il liquido ma solo un piccolo pozzo sul fondo, per questo la sua capacità è nettamente inferiore a quella di un RTA e richiede frequenti rabbocchi di liquido.

Gli RDA hanno un ponte di costruzione per le bobine posizionato in basso che può contenere fino a 8 bobine, sebbene la maggior parte sia progettata per bobina singola o doppia (sia orizzontale che verticali). Negli RDA gli stoppini sono immersi direttamente nel pozzo, non c’è un camino ed il tappo costituisce la sezione superiore del tank su cui alloggia il drip.

Il flusso d'aria può essere alimentato dal fondo, dai lati o dall'alto, oppure da una combinazione di questi flussi. In genere, può essere regolato consentendo sia uno stile di vaping diretto o di polmone (DTL), sia un tiro classico o di guancia (MTL).

Gli RDA possono essere dotati di un perno cavo opzionale che ne consente l'uso su speciali tipi di mod chiamati squonker. Questi contengono una bottiglietta in plastica da strizzare per far risalire il liquido fino all'atomizzatore, attenuando così la necessità di frequenti rabbocchi.

Gli RDA considerati da molti vapers l’eccellenza perchè offrono un sapore esemplare. Sono quindi imbattibili per testare rapidamente nuovi e diversi eliquid, bastano alcune gocce per sapere quali potranno entrare o meno nella nostra play list. 

Infine, un RDA è decisamente semplice da cotonare, non serve bilanciare le code degli stoppini come negli RTA ed è estremamente pratico da rigenerare e da pulire, basta un rapido risciacquo dei componenti.

Cos'è un RDTA?

Un RDTA è un incrocio tra RDA e RTA perché ha un serbatoio come un RTA, posizionato però sotto il ponte di costruzione, simile quindi ad un grande pozzo RDA.

Gli RDTA sono un’innovazione che guarda con favore al passato perché utilizzano lo stesso sistema di alimentazione dei vecchi Genesis dei quali hanno sostituito però i tubi a rete in acciaio con moderni stoppini in cotone che cadono nel serbatoio e alimentano il liquido fino alla bobina mentre si svapa, ed inoltre sono più facili da riempire.

Su un RDTA il bocchino o drip si trova sul tappo, sopra le bobine proprio come in un RDA e, a differenza di un RTA, il vapore non viaggia attraverso un camino, quindi l'aria scorre direttamente fino al drip coprendo la stessa distanza di un normale RDA e, per questo, offre la stessa esperienza di vaping.

Unica accortezza è quella di inclinare l’RDTA quando si aspira per garantire che il cotone si saturi per bene, soprattutto quando il serbatoio sta per esaurirsi. Con questa tattica si eviteranno colpi secchi in gola.

Preparare questo articolo mi è servito ad avere una comprensione di base sui rigenerabili, ma mi piacerebbe sapere cosa ne pensate voi.
Quali sono le vostre esperienze?

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