CBD e THC, le differenze.
I composti principali contenuti nella Cannabis detti anche "cannabinoidi" sono CBD ed il THC.
Per conoscere meglio questi due principi attivi è bene comprenderne le differenze, gli effetti, i benefici e gli usi più moderni cui sono destinati per migliorare la qualità di vita di molte persone.
Si tratta di due composti del tutto diversi, che esplicano i loro effetti in maniera totalmente differente, per cui non bisogna mai confondere CDB e THC o metterli sullo stesso piano, vediamo perché:
- Il CBD o cannabidiolo è il principio attivo non psicotropo della cannabis, quindi privo di effetti stupefacenti, per questo esplica i suoi effetti benefici senza alterare i sensi ed è considerato sicuro e – soprattutto - legale praticamente in tutto il mondo.
Il CBD, meno noto del THC, ha incontrato maggior favore anche da parte del mondo scientifico che ne sta studiando, sempre con maggior interesse ed entusiasmo, gli effetti e le potenziali applicazioni sull'uomo.
I primi studi scientifici effettuati sul prodotto dimostrano che il CBD non presenta effetti collaterali, non ha effetti psicoattivi sul cervello, non altera i sensi e l'attenzione e, per questo, può essere una risorsa straordinaria per chi desidera migliorare la qualità della propria vita assumendo solo sostanze naturali, senza dover gestire gli effetti collaterali provocati dall’uso di THC.
Ad oggi il CBD è legittimamente e largamente impiegato ad uso terapeutico nel trattamento di molte patologie, per i suoi effetti sedativi e per lenire dolori e sintomi di molte malattie (emicranie, infiammazioni, artriti, spasmi muscolari, convulsioni, epilessia, ansia, depressione, schizofrenia, nausea, dolore cronico, insonnia ed altro).
Vale la pena ricordare che il CBD non è ancora ritenuto un vero e proprio medicinale, attualmente il CBD è considerato un integratore alimentare. Si attendono studi più approfonditi per stabilirne esattamente potenzialità ed applicazioni.
Varie sono le formulazioni di CBD, di certo la formulazione in cristalli è la forma più pura degli estratti di Cannabidiolo, quella più efficace e salutare, basti pensare che per utilizzarli non serve combustione.
I cristalli si differenziano dalle altre forme di estratti perché mantengono integre le proprie caratteristiche anche ad alte temperature (fino a 250 gradi) e questo li rende preferibili ad esempio per la diluizione in e-liquid ed oli o concentrati.
I cristalli di Cannabidiolo offrono la massima solubilità del principio attivo, per questo possono essere vaporizzati (con appositi dispositivi), aggiunti a preparati alimentari, usati come tintura, oppure disciolti in olio o liquidi.
- Il THC o tetraidrocannabinolo è il principio attivo più noto, il composto psicoattivo delle piante di Cannabis responsabile degli effetti provocati dalla marijuana, ritenuta ancora illegale in vari paesi del mondo.
Il THC ha la capacità di alterare i sensi producendo effetti di euforia, seguiti da rilassamento, intorpidimento ed aumento dell’appetito (noto anche come fame chimica). Occorre tenere presente che tali effetti variano in base alle concentrazioni del principio attivo assunto, e che sono sufficienti piccole quantità di THC per stimolare i nostri recettori cerebrali.
In campo medico-terapeutico la ricerca ha già ottenuto risultati incoraggianti, dimostrando proprietà del THC molto interessanti contro dolori e malattie di varia natura, rispetto alle quali può donare sollievo, soprattutto nei casi in cui i farmaci risultano inefficaci o inutilizzabili per varie ragioni.
In genere l’uso di THC avviene mediante combustione delle foglie di marijuana, oggi però si sta sempre più diffondendo il consumo di infiorescenza di Sativa Industriale, la cosiddetta “cannabis light” o “legal cannabis”, proveniente da coltivazioni biologiche certificate di altissima qualità, che assicurano concentrazioni di THC nei limiti consentiti dalle leggi dei vari paesi di provenienza, grazie ad una meticolosa selezione genetica.
Oggi la combustione risulta superata con eccellenti risultati, infatti, sul mercato sono disponibili vari dispositivi portatili chiamati “vaporizzatori”, che consentono – appunto - di vaporizzare sia erbe essiccate che concentrati (oli) quando e dove si vuole, con una ricchezza ed una purezza di sapore impareggiabili, grazie a camere di combustione in ceramica o, ancora meglio, in zirconio, che resistono alle altissime temperature necessarie per vaporizzare il prodotto, senza alterarne i principi attivi, l’aroma ed il gusto.
N.B. per informazioni e/o indicazioni sui benefici dovuti al consumo di questi prodotto è bene fare sempre riferimento al parere di un medico abilitato, prestando al contempo la massima attenzione alle indicazioni dei produttori.
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